giovedì 28 gennaio 2010

Incontro con BMW dal prefetto di Milano





Il giorno 26 gennaio 2010 si è tenuto un incontro nella sede della prefettura milanese, con i vertici della BMW tedesca una delegazione della BMW Italia, il commissario dott. Pensato, il console Tedesco, una delegazione sindacale.
Il fatto che la BMW casa madre, si sia scomodata per incontrare dei lavoratori dipendenti di un fornitore, ha caricato eccessivamente le aspettative.
Di fatto l'incontro è stato molto formale, ognuno dei soggetti seduti al tavolo ha dichiarato la propria posizione, il commissario ha dichiarato la necessità per lo stabilimento di Trezzano che BMW riattivi gli ordini produttivi, al fine di costruire un piano di lavoro per i prossimi mesi, elemento necessario per mettere lo stabilimento in condizioni di essere venduto; I sindacato ha chiesto alla committente di ripristinare gli ordini produttivi, successivamente ha manifestato il dubbio che la BMW abbia scelto di riportare il lavoro in Germania su richiesta del governo Merkel adottando di fatto una politica protezionistica, contraria alla logica di solidarietà dei paesei dell'unione Europea.
La BMW ha dichiarato le motivazioni per cui è stata fatta la scelta di abbandonare la Maflow come fornitore, non ha voluto prendere nessun impegno nel breve periodo, dichiarando di voler riaprire i rapporti con la Maflow soltanto quanto sarà presente un investitore ben strutturato finanziariamente che abbia voglia d'investire nei progetti BMW.
L'unica nota positiva, volendo trovare dell'ottimismo in ogni vicenda, è stato il fatto che i commissari hanno avuto la possibilità di calendarizzare degli incontri con BMW ,per le questioni legali legati alla procedura di Amm. Straordinaria, e altri incontri mirati ad incontrare i possibili acquirenti, in modo che la stessa BMW possa scegliere in qualche modo il possibile nuovo investitore.
Le Lavoratrici e i Lavoratori della Maflow sono consapevoli del fatto che dovranno affrontare un lungo percorso di lotta, ritengono questo l'unico percorso immaginabile, lo stesso incontro odierno è stato fissato su pressione dei Lavoratori con i presidi alle concessionarie e interruzioni del traffico in tutte le strade presidiate.
Le Lavoratrici e i Lavoratori comprendono la necessità di unificare le lotte di tutti i Lavoratori Italiani e Stranieri, Donne e Uomini perchè la crisi economica sta mettendo alla luce la vera indole meschina dei padroni e delle banche che pur di fare profitti stanno creando un deserto di posti di lavoro.
Al nostro presidio hanno aderito i Lavoratori della Mangiarotti.

lunedì 25 gennaio 2010


Mercoledì 27 gennaio 2010, domani!


In occasione dell'incontro tra le delegazioni sindacali, i commissari strordinari, i dirigenti della BMW Tedesca e Italia, del Console Tedesco e del Prefetto.


Presidio davanti la prefettura in Corso Monforte alle ore 15.00


Partenza ore 14 dalla Maflow

domenica 24 gennaio 2010

Coordinamento uniti contro la crisi


FACCIAMO PAGARE DAVVERO LA CRISI AI PADRONI! Risoluzione conclusiva della Riunione delle lavoratrici e lavoratori contro la crisi

Scritto da Lavoratrici e lavoratori contro la crisi
Domenica 24 Gennaio 2010 13:12
La crisi del capitalismo sta estromettendo dalle aziende migliaia di lavoratori e lavoratrici, dimostrando che tutti i settori vengono toccati da essa. È un fatto ormai evidente che i lavoratori, precari, disoccupati, studenti, stanno direttamente pagando le conseguenze di questa crisi strutturale, internazionale del capitalismo. La chiusura di stabilimenti, delocalizzazione delle produzioni, licenziamenti dei precari, ristrutturazione della scuola e conseguente indebolimento e peggioramento qualitativo del sistema di formazione, aumenta e intensifica lo sfruttamento. Quanto sta succedendo ci pone come lavoratrici e lavoratori di fronte a delle scelte da condividere in modo trasversale, a prescindere dalla sigle sindacali di appartenenza e non. Siamo di fronte ad un attacco che spinge tanti lavoratori ad iniziative di lotta mai viste prima per ribadire la volontà di resistere a questo attacco. Assistiamo a forme di lotta che vanno al di là della proclamazione di scioperi e dell'occupazione di fabbriche esponendo i lavoratori personalmente senza le giuste tutele che li dovrebbero salvaguardare.
L'esempio della INNSE è una battaglia vinta che ha ridato nuove energie a tutti noi per riorganizzare la resistenza nel paese. Si rende dunque necessario creare una vera forma di solidarietà e partecipazione fra tutte le lotte dei lavoratori. Per tanto l'assemblea dei coordinamenti e dei delegati delle fabbriche e dei luoghi di lavoro in lotta del 23 gennaio propone:


- La costruzione di un coordinamento stabile nazionale di tutte le realtà di lavoro in lotta. - La costruzione, laddove non esistono ancora, di coordinamenti territoriali.
- La formazione di un network informatico che garantisca un'informazione puntuale da tutti i nodi territoriali
- La costruzione di mobilitazioni generali territoriali e nazionali unificanti per tutte le lotte
- Promuoviamo la partecipazione a tutte le iniziative che si svolgeranno nella giornata del Primo Marzo a sostegno dei lavoratori migranti.
- Seguiamo le proposte e le dinamiche di costruzione di mobilitazioni contro la precarietà e la disoccupazione a livello internazionale Proponiamo di organizzare entro i prossimi tre mesi una assemblea nazionale più ampia per coinvolgere più realtà di lavoratori in lotta e verificare l'avanzamento delle proposte lanciate nella riunione odierna.
Da qui è importante e fondamentale costruire un movimento vero di lavoratori uniti contro la crisi che rimetta al centro la ripresa di una coscienza di classe capace di contrastare i licenziamenti, le speculazioni e le ristrutturazioni padronali, e che metta in discussione gli attuali rapporti di forza nella società. FACCIAMO PAGARE DAVVERO LA CRISI AI PADRONI! Roma 23 gennaio 2010

giovedì 21 gennaio 2010

STUDENTI E OPERAI 2


Oggi una classe di bambini è venuta a trovarci al presidio, la maestra è stata molto brava ad insegnare ai suoi alunni che stare vicino ed essere solidali con i più deboli aiuta a rendere tutti più forti.

I lavoratori che protestano, lo fanno per garantire il pane e un tetto ai propri figli e alle proprie famiglie.

I Bambini hanno fatto molte domande e osservazioni inteligenti, dimostrando maturità! Vuoi vedere che sono gli adulti il problema?

Operai e Studenti

Liceo Gandhi, studenti ancora sul tettoSolidarietà dai lavoratori Maflow
Gli operai e i rappresentanti sindacali, che sono partiti in corteo da via Moscova, hanno chiesto di passare sotto l'istituto, dove da lunedì scorso quattro ragazzi manifestano sul tetto. Le forze dell'ordine, però, hanno formato un cordone, chiudendo il passaggio

Milano, 21 gennaio 2010 - Un centinaio di operai e di rappresentanti sindacali della Maflow si è concentrato in protesta sotto il consolato tedesco di via Solferino. I manifestanti, partiti in corteo da via della Moscova, hanno chiesto di passare in via Marsala per dare la loro solidarietà agli studenti lavoratori del liceo civico Gandhi, all’angolo con piazza XXV aprile, dove da lunedì scorso quattro manifestanti sono sul terrazzo della scuola. La stessa forma di protesta è stata adottatata anche dagli stessi lavoratori dell'azienda di Trezzano sul Naviglio.

Le forze dell’ordine, però, hanno respinto la richiesta e un cordone di carabinieri si è schierato per chiudere il passaggio. Nonostante ciò, la situazione rimane tranquilla. Gli studenti del Gandhi, nel frattempo, sono in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, al quale il comune aveva fatto ricorso contro le ordinanze del Tar che imponevano la riapertura delle classi tagliate da Palazzo Marino prima dell’inizio dell’anno scolastico

Solidarietà

A nome dei lavoratori e delle lavoratrici IMQ interessati, esprimiamo la nostra soddisfazione per l’esito della manifestazione di stamane, organizzata dalle componenti unite delle RSU FIOM e FLMUniti della Maflow, a cui hanno partecipato altre realtà cittadine in crisi.
La manifestazione che si è snodata tra il Consolato Tedesco di Via Moscova e la Prefettura di Cso Monforte ha ottenuto l’interessamento importante della BMW sia italiana che tedesca, per aprire una discussione sulla ripresa delle prossime forniture di commesse a Maflow, che sono determinanti perché l’azienda possa presentare un piano di ripresa e salvare quindi il lavoro di 330 lavoratori/trici.
Esprimiamo quindi un caloroso augurio perché martedì prossimo, nell’incontro che è stato definito in prefettura tra i rappresentanti BMW italiani e tedeschi e la RSU Maflow con le organizzazioni a sostegno, si possa sentire la reale possibilità che il futuro di 330 lavoratori/trici Maflow e delle loro famiglie sia il mantenimento delle attività produttive in azienda.
La vostra è dimostrazione che uniti e determinati si può vincere
Calorosissimi saluti
Milano 21.1.2010

Roberta Belloni Gino Baiocco
Angelo Maraschi Marco Giacometti
FLMUniti-CUB IMQ FIOM-CGIL IMQ

mercoledì 20 gennaio 2010

SOLIDARIETà

Le delegate e i delegati SdL Intercategoriale della Regione Lombardia (Giunta e Consiglio) esprimono la propria solidarietà nei confronti della lotta dei lavoratori e delle lavoratrici della MAFLOW e di tutte le aziende in crisi e che lottano per il lavoro.

Con la scusa della crisi, a volte vera a volte totalmente inventata, i padroni e il governo attaccano il reddito e il lavoro.
Nelle fabbriche si attacca il lavoro con chiusure e ristrutturazioni, nel pubblico con esternalizzazioni e chiusure di servizi pubblici per i lavoratori cittadini.

I lavoratori pubblici e privati devono quindi lottare insieme e contrastare questi attacchi al lavoro e al reddito, devono coordinarsi tra loro, così come devono coordinarsi tutte le situazioni di lotta aperte nelle fabbriche.

Non solo solidarietà quindi ma condivisione della stessa lotta.
La vostra lotta è anche la nostra.

Le delegate e i delegati RSU SdL Intercategoriale
Consiglio e Giunta di Regione Lombardia.

martedì 19 gennaio 2010

Iniziative



Meno male che la crisi non c’è!
Non permetteremo la chiusura della Maflow!
Regione e governo si attivino per acquisire forniture BMW e Fiat per garantire l’occupazione
Giovedì iniziativa a sostegno della vertenza Maflow, h.9,30 concentramento metropolitana moscova.
A Bmw si chiede di ristabilire gli ordini che, in modo assolutamente ingiustificato, sono stati dirottati ad un fornitore tedesco, dopo che per oltre dieci anni sono stati evasi, come preteso dal rinomato marchio tedesco, con ottimi standard qualitativi.
Nell’operazione rilancio deve inoltre essere coinvolta la Fiat, unico produttore nazionale di auto, che ha molte attività de localizzate all’estero mentre in Italia si mette in discussione l’occupazione.
Le lavoratrici e i lavoratori della Maflow, giorno per giorno, metteranno in campo iniziative più adeguate verso Bmw Italia e le istituzioni in difesa del posto di lavoro.

Si sbaglia chi pensa che molleremo!

giovedì 14 gennaio 2010

Manifestazione Cittadina




Trezzano. I lavoratori della Maflow in corteo lungo la Nuova Vigevanese
Insieme oltre al Sindaco e all'amministrazione anche quelli della Novaceta di Magenta e della Metalli Preziosi di Paderno. FOTO E VIDEO
La testa del corteo
(mi-lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 13 gennaio 2010 - “Occorre difendere l'occupazione, ma anche garantire sicurezza, perché di lavoro non si può morire”: così il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Liana Scundi ha aperto il suo intervento al presidio organizzato in piazza San Lorenzo dai lavoratori della Maflow, la multinazionale trezzanese, oggi in amministrazione controllata, con oltre trecento lavoratori a rischio. Gli operai sono partiti in corteo dalla sede dello stabilimento verso le 15.30, hanno percorso la nuova Vigevanese fino ad arrivare in piazza San Lorenzo. Qui è stato organizzato un piccolo concerto con un maestro di chitarra della Civica scuola di musica trezzanese che ha proposto canzoni sul lavoro e poi sono iniziati gli interventi. Il primo cittadino ha chiesto un minuto di silenzio per l'infortunio mortale avvenuto, mentre si svolgeva la manifestazione dei lavoratori Maflow, nella ditta Sifeme di via Treves 84 dove un uomo di 78 anni è stato schiacciato da un camion in manovra ed è morto sul colpo.
Il corteo lungo la Nuova Vigevanese
“Nelle prossime ore – ha ancora detto Liana Scundi – contatterò tutti i sindaci dei Comuni dove risiedono i lavoratori della Maflow perché insieme si possa creare una rete a difesa del lavoro e a sostegno delle famiglie in difficoltà per la crisi occupazionale. Come Amministrazione comunale faremo tutto il possibile perché venga garantito il lavoro nello stabilimento trezzanese”.
Anche grazie all'interessamento diretto del Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, cominciano ad arrivare le prime notizie positive. Il ministro Claudio Scajola ha predisposto la nomina del Comitato di sorveglianza, così come prevede la legge Prodi sulle crisi industriali, convocando i tre commissari della Maflow a Roma già venerdì 15 gennaio affinché illustrino il piano di vendita dell'azienda.
Intanto, aumentano le commesse da parte degli attuali fornitori della Maflow, tanto che dalla prossima settimana si aggiungeranno venticinque lavoratori alla chiusura prevista dello stabilimento. Anche la Bmw si sarebbe dichiarata disponibile a riassegnare una parte delle commesse di un tempo, nelle parole vediamo nei fatti. Considerando che l'azienda automobilistica tedesca era il principale committente, garantendo all'azienda oltre l'80% del fatturato.
“La vicinanza delle istituzioni e l'interessamento personale e diretto del sindaco di Trezzano – ha detto Walter Montagnoli, coordinatore nazionale dell’FLMUniti della CUB – ci hanno fatto fare qualche passo avanti. Avere – ha detto ai circa centocinquanta operai presenti in piazza San Lorenzo – pasti caldi e altri aiuti, come la tenda messa a disposizione della Protezione civile comunale, ci permette di rendere più efficace la lotta per la difesa del posto di lavoro. Se le istituzioni locali non ci fossero state vicino fin dall'inizio, il percorso sarebbe stato molto più difficoltoso. Però non ci fermiamo qui. I lavoratori, fino a quando non si avranno certezze sul futuro della Maflow, rimarranno sul tetto della fabbrica e manifesteranno con un presidio permanente davanti ai cancelli”.
Nel corteo oltre ai lavoratori della Maflow, anche quelli della Novaceta di Magenta, della Metalli Preziosi di Paderno Dugnano per lo stato di crisi delle loro aziende, mentre era presente anche una delegazione degli operai della manuntenzione del Comune di Cesano Boscone, che manifestavano sia in solidarietà agli altri lavoratori, sia contro l'"esternalizzazione" che li vedrebbe a giorni coinvolti.

articolo modificato di Vittorio Aggio

martedì 12 gennaio 2010

Solidarietà

MAGENTA (MI), martedì 12 gennaio 2010
Proseguono le occupazione dei tetti delle fabbriche da parte dei lavoratori a rischio di perdere il posto: questa mattina una decina di operai sono saliti sopra la mensa dell’azienda Novaceta di Magenta, in provincia di Milano, specializzata nella produzione di fibre tessili, di cui circa 185 dipendenti su oltre 200 sono in cassa integrazione straordinaria fino ad aprile. Lo ha reso noto il sindacato di settore Allca-Cub.

La protesta - spiega Giovanni Cippo segretario nazionale del sindacato di base - e dovuta "al fatto che il piano industriale viene continuamente rimandato e il rischio sono quindi la dismissione industriale e la speculazione sull’area. Chiediamo che possa nascere una cooperativa di lavoratori per proseguire l’attività".

I dipendenti della Novaceta sono in cigs da circa 20 mesi. Intanto prosegue l’occupazione del tetto alla Maflow di Trezzano sul Naviglio (Milano) specializzata nella produzione di tubature di auto, in crisi dopo la cancellazione delle commesse della Bmw. Sul tetto sono da ieri lavoratori dei 330 di cui circa 280 in cigs.

MANIFESTAZIONE CITTADINA

LAVORATORI UNITI CONTRO LA CRISI!

Il percorso di solidarietà e lotta fra i lavoratori mobilitati contro gli effetti della crisi in varie aziende di Milano prosegue.
I lavoratori della Maflow hanno occupato parte della fabbrica e sono saliti su un tetto dell'azienda per intensificare la lotta contro la chiusura della loro azienda.
Per dare maggior risalto alla mobilitazione hanno convocato una manifestazione cittadina a Trezzano sul Naviglio, dove sorge l'azienda, domani 13 gennaio alle ore 15.
Come coordinamento di lotta pensiamo sia importantissimo sostenere la manifestazione e invitiamo tutti i lavoratori in lotta della provincia di Milano a partecipare con delegazioni alla manifestazione di domani.
L'isolamento delle lotte è il principale motivo della debolezza che i lavoratori hanno in questa fase di fronte all'attacco dei padroni.
Soltanto Unendoci e rivendicando assieme richieste comuni a tutti possiamo far si che le nostre lotte siano più forti e che la chiusura degli stabilimenti, le ristrutturazioni, le centinaia di migliaia di licenziamenti trovino una adeguata e forte opposizione.
Per:
IL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI
IL BLOCCO DELLA CHIUSURA DEGLI STABILIMENTI
LA RIDUZIONE DELLE UTENZE, DEGLI AFFITTI E DEI MUTUI
LA TUTELA DEL SALARIO PER TUTTI I LICENZIATI
Contro:
LA SPECULAZIONE EDILIZIA E FINANZIARIA
IL PRECARIATO E LA FLESSIBILITÀ!
UNIAMOCI!
MANIFESTAZIONE CITTADINA MERCOLEDÌ 13 GENNAIO ORE 15.00 DALLA MAFLOW IN VIA BOCCACCIO 1 PER GRIDARE:
FACCIAMO PAGARE LA CRISI AI PADRONI!
COORDINAMENTO LAVORATORI
UNITI CONTRO LA CRISI
INFO: goam@hotmail.it - 3494906191 - 3495107754

lunedì 11 gennaio 2010

COMUNICATO SINDACALE


OGGI 10 GENNAIO 2010 ALLE ORE 18 E’ STATA INDETTA, IN VIA STRAORDINARIA, L’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI MAFLOW.L’URGENZA E’ STATA DETTATA DALLE ULTIME E GRAVI NOTIZIE PERVENUTE DAL MINISTERO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE.DAL PRECEDENTE INCONTRO, AVVENUTO A ROMA, I FUNZIONARI DEL MINISTERO AVEVANO ASSUNTO, ENTRO IL 15 GENNAIO, I SEGUENTI IMPEGNI:· CONTATTARE LA DIRIGENZA FIAT AL FINE DI RECUPERARE COMMESSE PRODUTTIVE.· AVVIARE LE PROCEDURE DI NOMINA DEL COMITATO DEI CREDITORI, INDISPENSABILE PER AVVIARE LA PROCEDURA DI VENDITA DEL GRUPPO MAFLOW.AD OGGI SIAMO A CONOSCENZA DEL FATTO CHE I SUDDETTI FUNZIONARI DEL MINISTERO NON HANNO DI FATTO MANTENUTO GLI ACCORDI PRESI CON LA NOSTRA AZIENDA. GLI OPERAI DELLA MAFLOW ABBANDONATI DALLE ISTITUZIONI E DALLA BMW HANNO DECISO DI RIUNIRSI IN ASSEMBLEA PERMANENTE A PARTIRE DA SUBITO
CONTESTUALMENTE CINQUE OPERAI DUE DONNE E TRE UOMINI PRESIDIANO IL TETTO IN MODO PERMANENTE.
.R.S.U.
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domenica 10 gennaio 2010

Presidii alla BMW

Ottimi i risultati dei primi presidi del 2010 alla BMW, almeno dal punto di vista dell'immagine.
Il TG3 regionale ha fatto un buon servizio sulla Maflow dedicandoci parecchio spazio.
Vi ricordo domani 11 gennaio l'assemblea ore 14 per la continuazione delle iniziative, per adesso fruttuose dal punto di vista dell'immagine, poi speriamo anche per il Lavoro e il Reddito.

martedì 5 gennaio 2010

iniziative

La crisi per i Lavoratori continua pure nell'anno nuovo.
anche la BMW "Licenzia" i Lavoratori della Maflow.
No alla chiusura dell'azienda di Trezzano
Giovedì 07 gennaio presidio alla BMW di Corso Sempione 33, Partenza dalla Maflow alle ore 8.45.
Venerdì 08 gennaio presidio alla BMW di via dei Missaglia .
Per preparare il prossimo incontro alla BMW Italia dove chiederemo di ripristinare immediatamente gli ordini produttivi.
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